La rapida evoluzione e convergenza verso i nuovi media (cioè, la digitalizzazione) è stata il principale fattore che ha permesso alla radio di mantenere un ruolo di rilievo durante la trasformazione radicale del settore dei media.La prima fase del processo di digitalizzazione, quella tecnologica, è iniziata negli anni ’90 con lo sviluppo della tecnologia Digital Audio Broadcasting (DAB). Il sistema consente la trasmissione simultanea di contenuti frammentandoli in piccoli pacchetti numerici, basati su un codice binario trasmesso attraverso onde portanti, che possono essere facilmente duplicati e replicati sulla rete. Grazie alla qualità del sistema, il suono è migliore e il segnale viene ricevuto senza interruzioni o “rumori di segnale”, anche nelle aree remote.In Europa, la BBC del Regno Unito e l’ARD della Germania hanno iniziato a erogare i loro servizi utilizzando la tecnologia DAB nel 1995. Durante il decennio successivo, BBC e ARD hanno ampliato il servizio e implementato questa nuova tecnologia per ottenere una copertura nazionale delle reti nel Regno Unito e in Germania, rispettivamente.Negli Stati Uniti, la diffusione del sistema radio digitale è avvenuta ancora più rapidamente, attraverso l’uso di uno standard diverso (“radio HD”), che consente di trasmettere un segnale digitale sulle frequenze radio tradizionali. In pratica, ciò ha permesso alle varie emittenti di utilizzare le frequenze già in uso.L’integrazione della radio nell’universo dei nuovi media, in particolare Internet, ha superato l’aspetto puramente tecnologico, dando origine al fenomeno della web radio. Non sorprende quindi che la radio sia stata il primo mezzo a sviluppare la caratteristica fondamentale della comunicazione digitale: l’interattività. La tendenza all’interazione e il maggiore coinvolgimento degli ascoltatori hanno permesso alla radio di superare il suo ruolo tradizionale, generando un’interazione diretta con gli utenti.In sintesi, la radio si è trasformata in uno strumento sociale, diventando un mezzo per la crescita culturale, promuovendo inclusione e partecipazione, e fornendo un modello di sviluppo economico.
Scritto da: Marzia Amiconi | Mauro Amiconi